Benchè possa sembrare un po' riduttivo rispetto a quanto il territorio valsassinese è in grado di offrire sulla tavola, negli insaccati c'è comunque tutto il sapore delle tradizioni di questa terra dove, nella gastronomia, si parla la lingua della genuinità. Spesso la gastronomia locale è stata considerata solo come l'espressione di una cucina povera, per gente di montagna. Se è vero che è frutto di un mondo contadino, è proprio attraverso la conoscenza di questo mondo dimenticato e spesso lontano dal nostro quotidiano che si possono scoprire i suoi sapori più genuini, sconosciuti e raffinati. Ne sono una testimonianza proprio gli insaccati, risalenti a secoli fa ed oggi riproposti con successo, rappresentando una costante della gastronomia locale. Il luogo comune che in queste valli si mangino solo polenta e stracchino è assolutamente fuori luogo, oltre ad essere del tutto impreciso. La cucina valsassinese è infatti tutt'altro. E gli insaccati - salami, salamelle, prosciutti, salsicce, cotechini, luganeghe e mortadelle - ne sono un po' la bandiera: uno scrigno di straordinarie specialità gastronomiche che si lasciano scoprire e gustare un po' alla volta cominciando da quelli di piccolo formato che costituiscono le razioni saporite e nutrienti che i montanari portavano con sè quando andavano a lavorare lontano dal paese. Da considerare senz'altro un prodotto d'eccellenza per sapore, profumo, qualità, gusto e aroma, nella gastronomia locale sono un po' come il prezzemolo tanta è l'abbondanza di piatti che impiegano gli insaccati come ingredienti di base.